Tu sei qui: AttualitàBradisismo nei Campi Flegrei, Ministro Musumeci annuncia fondi per la messa in sicurezza e aiuti a chi lascerà la zona
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 24 maggio 2024 08:45:08
La situazione del bradisismo nei Campi Flegrei continua a destare preoccupazione. In seguito al vertice tenutosi a Palazzo Chigi con la Premier Giorgia Meloni, è stata riconfermata la suddivisione della zona in area rossa, limitata ai comuni di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida, e area gialla per il resto dei Campi Flegrei.
Le verifiche sulla vulnerabilità degli edifici procedono lentamente. Il responsabile della Protezione Civile regionale, Italo Giulivo, ha spiegato che a Pozzuoli quasi 40 famiglie sono già state sgomberate, ma si teme che le ordinanze di sgombero potrebbero coinvolgere tra i 200 e i 300 edifici, con un potenziale di un migliaio di sfollati, rispetto agli attuali 250.
Un altro segnale della gravità della situazione è stato lo sgombero del carcere circondariale femminile, seguito dall'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, situato nell'area del bradisismo. I ricoveri ordinari e programmati sono stati bloccati e i reparti stanno avviando le dimissioni dei pazienti non critici. Dei 208 posti letto, ne rimarranno solo una settantina, riservati alle emergenze e ai malati oncologici, con tutto previsto per essere completato entro una settimana.
Il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha sottolineato l'importanza di una "convivenza vigile" con il rischio, annunciando l'impegno del Governo a investire risorse nelle infrastrutture pubbliche delle zone rosse, a partire da scuole e strade: «L'intenzione del Governo è di impegnare nuove risorse nella zona rossa per le infrastrutture pubbliche a partire da scuole e strade. Pensiamo che 4000 edifici siano esposti al rischio e 1250 ad elevato rischio e che servano 500 milioni per la messa in sicurezza delle case. Bisogna effettuare l'adeguamento antisismico delle strutture, in primis le scuole».
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha partecipato al vertice e ha proposto di attribuire il sisma bonus per mettere in sicurezza le abitazioni esistenti, senza incentivare nuovi insediamenti abitativi.
«Per chi volesse andar via, delocalizzare, stiamo esaminando la possibilità di sostenere questa scelta sofferta, perché si rompe un vincolo identitario. Sono scelte che vanno rispettate, ieri a Palazzo Chigi si è posto il tema e si pensa alle coperture economiche: mettere in condizione cittadini di comprare nuovo alloggio è opzione responsabile. Per chi vuole restare a vivere in area a rischio, lo Stato interverrà, anche se non si chiamerà sisma bonus, non importa che il gatto sia bianco o nero ma che prenda i topi. È difficile che le strutture a rischio diventino antisismiche al 100%, ma si possono adeguare, si può mitigare il rischio», ha aggiunto Musumeci.
La situazione dei Campi Flegrei ha anche acceso un dibattito politico. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha criticato le dichiarazioni di Musumeci che sembravano colpevolizzare i residenti dell'area ("chi ha scelto di vivere nell'area dei Campi Flegrei, sapeva di vivere in una area che presenta dei rischi"), sottolineando che il ruolo del governo dovrebbe essere quello di sostenere la popolazione e offrire soluzioni rassicuranti: «Che senso ha colpevolizzare - ha detto - i cittadini e le cittadine che vivono nei Campi Flegrei? Questo legittima un esponente del governo a lavarsene le mani e a non rassicurare la cittadinanza, dicendo concretamente che cosa si vuole fare. Credo che il ruolo di un governo sia sostenere i sindaci e la popolazione e indicare soluzioni che possano rassicurare queste 80 mila persone che non hanno alcuna colpa del fatto di essere in un'area di rischio».
Musumeci, allora, ha risposto attribuendo la responsabilità del disastro ambientale alle classi politiche del passato, accusandole di scelte urbanistiche irresponsabili: «Ma quali colpe dei cittadini! Gli unici responsabili del disastro ambientale compiuto nei Campi Flegrei vanno cercati nelle classi politiche dirigenti che, da Roma fino ai Comuni del luogo, hanno governato quei territori da lontano e da vicino tra gli anni Cinquanta e Ottanta, senza mai dire la verità alla gente e permettendo scelte urbanistiche folli e irresponsabili, in cambio di voti. Sono le stesse Forze politiche che adesso cercano l'autoassoluzione collettiva per fare dimenticare le proprie colpe, remote e recenti. Il governo Meloni ha finalmente acceso i riflettori sui Campi Flegrei: ha fatto in questi mesi e continuerà a fare tutto il possibile, anche in termini finanziari, per assicurare agli abitanti dei Campi Flegrei le necessarie condizione di convivenza con i rischi di quel territorio, senza bugie e senza colpevoli silenzi».
La crisi dei Campi Flegrei rimane una sfida complessa e urgente, che richiede interventi immediati e a lungo termine per garantire la sicurezza e la tranquillità degli abitanti, con un equilibrio tra prevenzione, interventi strutturali e supporto economico.
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