Tu sei qui: AttualitàAutonomia differenziata: 20 maggio a Napoli la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 18 maggio 2023 12:20:30
Napoli, 18 maggio 2023 - Rischio di disparità economiche tra le Regioni: il giudizio impietoso del Servizio del Bilancio del Senato sulla bozza del disegno di legge sull'autonomia differenziata rilancia con forza le ragioni di chi si oppone al progetto del Governo che, tra l'altro, hanno spinto Cgil, Cisl e Uil a convocare per sabato prossimouna grande manifestazione a Napoli. Per Biagio Ciccone, Segretario generale Uil Pensionati Campania, il dossier sull'autonomia differenziata - pubblicato su Linkedin e poi rimosso - raccoglie e rilancia tutte le argomentazioni che la UIL e il sindacato, più in generale, avevano mosso, dimostrando che le rassicurazioni del governo si scontrano con l'evidenza dei numeri.
«L'autonomia differenziata, così com'è, va respinta perché rischia di assestare un colpo letale ai diritti sociali delle persone e, in particolare, alle fasce meno tutelate come gli anziani e i giovani - spiega il segretario Uilp Campania - Forse è il caso di rivedere il titolo V della Costituzione, dal quale addirittura è scomparsa la parola Mezzogiorno».
Ciccone nel ricostruire il percorso della storia repubblicana evidenzia che: «Se passasse l'autonomia differenziata assisteremmo a una disuguaglianza per legge dove avremmo un Paese di ricchi e tutelati, contrapposto a quello di persone povere e senza tutele, con un divario stabilito dalla nascita o dal luogo in cui si risiede. Dagli anni Sessanta ad oggi abbiamo vissuto una stagione di riforme, di innovazione e di sviluppo, conquistando diritti e tutele e un welfare al passo coi tempi; negli ultimi decenni i governanti hanno preferito sostituire quella feconda stagione di riforme con un cambio di tendenza caratterizzato, per lo più, da liberalizzazioni e privatizzazioni, senza alcun beneficio per i cittadini, sottraendoci diritti sociali in cambio di improbabili diritti civili. In particolare il ceto medio e quanti vivevano già in una condizione prossima alla povertà si sono visti privare di diritti e servizi, che un tempo erano garantiti a tutti», osserva il segretario generale Uilp Campania. Poi sottolinea l'insidia che si cela dietro il progetto che sta portando avanti il Governo e che non è altro che «una secessione spacciata per riforma».
«Smascherato l'inganno dell'autonomia differenziata, che porterebbe ad avere meno fondi per le pensioni, per la sicurezza e per la garanzia dei diritti sociali, non si deve cadere nel tranello di combattere il progetto bloccando anche quello che dovrebbe precederlo, ovvero la definizione dei LEP, che sono i Livelli Essenziali delle Prestazioni e dei servizi che devono essere garantiti in modo uniforme sull'intero territorio nazionale. Questo perché riguardano diritti essenziali da salvaguardare nell'interesse generale, ovvero per tutti i cittadini. Soltanto con i Lep potremo garantire a tutti uguali diritti e servizi. I Lep sono previsti dalla Costituzione per la funzione di tutela che essi svolgono ed è per questo che dobbiamo batterci per la loro definizione, indipendentemente dall'autonomia differenziata».
Attraverso i Livelli essenziali delle prestazioni si assicura uno standard minimo garantito a tutti. «Siamo di fronte ad una emergenza nazionale che si avverte ancora più forte in questa fase in cui la crisi economica sta colpendo duramente i cittadini, soprattutto in Campania - aggiunge - se lo Stato non è in grado di assicurare servizi efficienti a tutti, per esempio in ambiti come la Sanità, non possiamo certo pensare che le persone già in difficoltà possano accedere in altro modo a questi servizi». E proprio sulla Sanità si sofferma Ciccone: «La situazione sanitaria è allarmante e almeno due dati ce lo dimostrano: le lunghe liste di attesa per visite e interventi chirurgici e il fatto che si pagano circa 40miliardi alla sanità privata, invece di rafforzare il servizio pubblico».
A queste emergenze se ne aggiunge un'altra, quella abitativa, che colpisce, in modo particolare, i giovani. Una prima importante risposta potrebbe arrivare da un piano che veda in prima linea le istituzioni locali in veste di garanti.
«L'idea potrebbe essere quella di strutturare un progetto che, anche attraverso il finanziamento del bando pubblico per la promozione e il sostegno di iniziative e progetti di rilevanza locale in favore di Organizzazioni di Volontariato (OdV) e di Associazioni di Promozione Sociale (APS), promosso dalla Regione Campania, getti le basi per la realizzazione di cohousing che coinvolgano anziani e giovani delle cui sorti tanto si parla ma nessuno agisce», spiega Ciccone. Il progetto non avrebbe «solo una valenza economica e sociale ma altre ricadute anche sul piano del contenimento dello spreco alimentare, sul migliore utilizzo delle risorse energetiche e, quindi, più in generale su una maggiore attenzione all'ambiente».
«Vogliamo un'Italia unita, nella quale tutte le persone abbiano gli stessi diritti e le stesse opportunità: non lasciamoci affascinare dall'alta retorica dietro la quale si celano basse intenzioni», conclude il segretario generale Uilp Campania.
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