Tu sei qui: AttualitàAmalfi Musical sale in cattedra all’Università di Ferrara
Inserito da (redazionelda), lunedì 15 febbraio 2016 18:00:41
L'esperienza Amalfi Musical, lo spettacolo teatrale, unico nel suo genere, che racconta una storia d'amore agli albori della Repubblica di Amalfi all'interno degli Antichi Arsenali, "sale in cattedra" all'Università di Ferrara.
Il suo autore Ario Avecone, su invito del professor Fulvio Fortezza (originario della Costa d'Amalfi), curatore del modulo "Marketing al servizio di Arte e Cultura" presso l'ateneo ferrarese, è divenuto "docente per un giorno" nel Dipartimento di Economia e Management presso cui, il 12 e 13 febbraio scorsi ha tenuto un seminario sul "caso" Amalfi Musical.
Il tutto si è svolto all'interno del Master Universitario post-laurea di Management Culturale MUSEC, diretto da Fabio Donato e da Maria Visser, che ha l'obiettivo di fornire competenze mirate ad ampio raggio, per creare o rafforzare profili professionali di alto livello in ambito artistico e culturale, fino ad acquisire una caratterizzazione a livello internazionale.
«Abbiamo toccato vari punti della produzione del musical, da quello artistico a quello strettamente organizzativo e promozionale, raccontando soprattutto il Sistema Costiera, i suoi meccanismi di funzionamento, le sue eccellenze e anche le sue problematiche. Il tutto in modo molto libero e costruttivo - ha spiegato Avecone - Devo ammettere che a stupirmi è stata l'attenzione e la partecipazione di laureati provenienti da altre regioni, nell'apprezzare il lavoro fatto sul territorio amalfitano e soprattutto l'idea di fare di un prodotto culturale, un volano per l'impiego sul territorio e una vetrina promozionale per Amalfi e la Costiera nel mondo. È stato apprezzato, oltre il lato prettamente artistico, anche l'impegno nel creare un nuovo modo di fare cultura, dove il privato in simbiosi con il pubblico, migliora l'accoglienza e l'offerta turistica del territorio. E così, senza accorgermene, le quasi quattro ore sono volate via, sia per me, che i corsisti, che si sono appassionati sempre di più al racconto».
«Sono tanti gli aspetti del caso Amalfi Musical che dal mio punto di vista risultano rilevanti - ha commentato il professor Fortezza - Lo dico con grande orgoglio, essendo anch'io un figlio della Costiera. Ad un occhio non tecnico come il mio, Amalfi Musical appare come un qualcosa di unico. Non ci sono momenti di vuoto o di stanca. E' uno spettacolo che arriva, in modo semplice e pienamente coinvolgente. Quello che va sottolineato è proprio l'effetto che quest'esperienza immersiva può avere sugli spettatori originari del luogo, come nel mio caso. Chi vive lontano e ama visceralmente la propria terra cerca - oserei dire disperatamente - punti di ancoraggio e di ri-radicamento al proprio territorio. Ecco, il Musical ti aiuta a ricordare "chi e cosa siamo stati". Purtroppo è un aspetto su cui troppo poco - direi praticamente per nulla - si è puntato dal punto di vista turistico. Perché anche chi sceglie di vivere un territorio da turista vuole respirare la storia, l'essenza del luogo. Ci sono moltissimi studi che certificano come la felicità di ciascuno di noi sia strettamente connessa alla qualità delle esperienze che viviamo. Quando viaggiamo, cerchiamo rotture positive del nostro status quo giornaliero e vorremmo sempre più entrare nello spirito profondo della location di arrivo, soprattutto quando intuiamo che quei luoghi, come nel caso di Amalfi, hanno molto da raccontare. Le sfide turistiche che le località della Costiera dovrebbero affrontare sono molteplici. Su tutte, bisogna migliorare proprio la comprensione dei meccanismi che sono alla base della soddisfazione reale degli "ospiti del territorio", uso questa espressione non a caso, della loro fidelizzazione, della piacevolezza complessiva dell'esperienza che vivono in loco. I ragazzi del Musical hanno quindi messo un tassello straordinario in un mosaico che - lo dico con grande dispiacere - colpevolmente lasciamo incompiuto».
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