Tu sei qui: AttualitàAmalfi, la preside indice sciopero della fame contro «assurde» misure anti-Covid del Governo. Ministero Istruzione «bacchetta» la Hutter
Inserito da (redazionelda), domenica 2 agosto 2020 10:52:25
Aveva destato stupore misto a clamore la notizia lanciata dal sito web "La scuola che accoglie" (clicca qui) e rilanciata da numerose testate giornalistiche dello sciopero della fame annunciato dalla dirigente scolastica dell’Istituto superiore d’istruzione "Marini Gioia" di Amalfi Solange Sabina Sonia Hutter contro «le assurde misure che il Governo sta delineando per le scuole».
Nello specifico la preside si scaglia «Contro le assurde misure che il Governo sta delineando per le scuole per mezzo di messaggi angoscianti diffusi dai media che, ignorando la fragilità dei giovani, stanno procurando agli stessi gravi danni più volte denunciati da psicologi, psichiatri, medici e professionisti della scuola» e inoltre «Contro una bozza non proveniente da organi ministeriali ma firmata dall'Associazione Nazionale Presidi, che proporrebbe un voto di condotta che tenga conto del rispetto delle misure anti-covid, cioè di quanto i nostri giovani rispetteranno o meno il distanziamento».
L’inizio dello sciopero della fame era stato annunciato per il 30 luglio scorso.
Dal blog, inoltre, si legge: «La Dirigente Hutter ci tiene a precisare la propria posizione: come funzionario dello Stato sta lavorando giorno e notte per ottemperare alle misure previste per un rientro a scuola in sicurezza, ma ciò che non accetta - ben lungi dal voler fare un'opposizione sterile - è il messaggio che il Governo sta veicolando alle famiglie: è come se da marzo ad oggi nulla fosse cambiato, mentre molti medici ci stanno dicendo ogni giorno che il pericolo di contagio è ormai ridotto e che l'emergenza sembrerebbe rientrata. Invece un messaggio di terrore viene quotidianamente veicolato ai nostri studenti ed è un messaggio privo di qualunque tipo di "etica" pedagogica, perché giunge a menti che sono in evoluzione, per nulla strutturate, che ne pagheranno di certo gravi conseguenze. E chi se ne assumerà la responsabilità?
I ragazzi sono lasciati allo sbaraglio e sta passando un messaggio di paura e di sospetto.
La Dirigente Hutter, nella sua veste di funzionario dello Stato, lamenta che non si sta facendo nulla di concreto per supportare giovani e bambini, privi di qualsiasi supporto psicologico che li porti ad affrontare le conseguenze delle misure innaturali e restrittive loro imposte.
I casi di suicidio tra i giovani sono in aumento ogni anno, ma i messaggi che i giovani ricevono quotidianamente dal governo producono angoscia e alienazione, quando invece dovrebbero essere messaggi di speranza e di coraggio verso un graduale ritorno alla normalità».
La Hutter, dichiaratasi "profondamente atterrita", poi precisa che la "bozza" alla quale fa riferimento «riguarda unicamente l'associazione Nazionale Presidi e non dipartimenti o direzioni generali del Ministero dell'Istruzione, come comunque si evinceva da una lettura attenta del testo della mia dichiarazione ufficiale sul sito web "La Scuola Che Accoglie"».
In una nota facebook della pagina ufficiale del Ministero dell’Istruzione, delle 14:07 del 31 luglio (clicca qui), accompagnato da un'immagine titolata "No alle fake news" si precisa:
«Invitiamo ancora una volta tutti, personale scolastico, famiglie, studentesse e studenti, cittadini a rifarsi a notizie e informazioni ufficiali presenti sui nostri canali istituzionali per non incappare in fake news o "voci" del tutto infondate.
Fra le ultime in circolazione, quella di una bozza imprecisata di un documento mai esistito secondo il quale il voto di condotta delle studentesse e degli studenti dovrebbe basarsi sul rispetto o meno delle misure anti Covid durante la loro permanenza a scuola. A sostenerne l'esistenza sono addirittura persone che operano nel mondo della scuola.
Apprendiamo persino di uno sciopero della fame annunciato per contestare un documento che non esiste.
Una indicazione del genere da parte del Ministero non è mai esistita, non esiste, né mai esisterà. E occorre aggiungere che, come chi opera nella scuola, anche con ruoli direttivi, dovrebbe sapere, i criteri per la valutazione del comportamento sono patrimonio del collegio docenti».
Chiaro il riferimento alla dirigente scolastica amalfitana.
«Si invitano tutti, caldamente, a utilizzare i canali ministeriali ufficiali di informazione e a non prestarsi a iniziative lesive della funzionalità e dell’immagine del Ministero e di tutto il personale scolastico» conclude la nota ministeriale.
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