Tu sei qui: AttualitàA Bergamo la pizzeria "900" cambia gestione: dopo 38 anni famiglia Mansi di Ravello lascia
Inserito da (redazionelda), venerdì 27 dicembre 2019 11:55:29
Una storia di lavoro, sacrifici e passione. Come le tante di quegli audaci uomini della Costiera Amalfitana che nella seconda metà del secolo scorso lasciarono la terra natìa per tentare la fortuna nel più ricco Settentrione.
È la storia di Claudio Mansi di Ravello che nel 1982 aprì a Bergamo la pizzeria "900", apprezzato locale nelle vicinanze del vecchio Ospedale maggiore. Dopo 38 anni di onorata attività, lo storico locale, presidio della buona pizza e della tradizione gastronomica mediterranea, si prepara a chiudere e a cambiare gestione.
A febbraio, infatti, come riportato da Bergamo news, subentrerà una nuova gestione. L’attività è stata rilevata dal 38enne gestore (e socio) della Trattoria Caprese di via Piccinini. Il nuovo ristorante, che aprirà tra un paio di mesi dopo una ristrutturazione dei locali, si chiamerà "900 Strati" e seguirà il lavoro fatto in questi 38 anni dal pizzaiolo campano. «Dopo 38 anni abbiamo venduto la nostra attività di famiglia, creata da zero dai miei genitori Claudio e Rita i quali finalmente godranno di un meritato riposo e potranno scoprire una cosa incredibile: nella vita esiste anche un po’ di noia» scrive su Facebook il figlio di Claudio, Thomas che negli ultimi 21 anni ha traghettato l’attività di famiglia.
«Negli ultimi giorni tantissime persone sono venute a mangiare "l’ultima pizza", altri non sono riusciti causa mancanza di posto ma sono stati tanti a passare comunque per salutarci, per dirci grazie e augurarci il meglio - ha scritto -.
Commovente davvero, solo oggi ho realizzato quanto bene ci avete voluto e quanta soddisfazione ci avete dato, sono queste le cose che ci mancheranno davvero.
Grazie di cuore a tutti, grazie di cuore a tutto il nostro staff, ai nostri fornitori e a chi ci ha accompagnato in tutti questi 38 anni, e siete in tanti ad essere invecchiati con noi.
Non c’è tristezza e non c’è rammarico, tutto ciò che abbiamo fatto è stato voluto e inseguito con serietà e amore per il lavoro, adesso auguriamo il meglio a chi subentra e noi ci riposeremo un po’».
Quella che ha portato alla cessione è stata una decisione sofferta ma obbligata: «Le forze non sono più quelle di una volta» ammette il titolare Claudio Mansi a Bergamo news. Di gente, alla pizzeria 900, ne è passata davvero tanta. E tanta è stata la commozione che si è respirata lunedì 23 dicembre, durante l’ultimo servizio: «I clienti storici, quelli che hanno mangiato per anni alla 900, mi hanno regalato una targa in vetro con scritto ‘Ogni pizza è un capolavoro’ - racconta commosso Mansi -. In molti sono venuti a salutarci, è stato davvero bello vedere tanto affetto nei nostri confronti». «Da quando ho iniziato a fare la pizza, nel 1966, non ho mai cambiato il mio stile – ci tiene a sottolineare lo storico pizzaiolo campano -. Non ho mai ceduto alle mode passeggere, non mi sono mai snaturato. E, a quanto pare, i clienti l’hanno notato». Negli aneddoti che Claudio Mansi non si scorderà mai in 38 anni di attività c’è un cliente non proprio desiderato: «Avevamo aperto da pochi mesi quando un ladro, una notte, entrò nel locale – ricorda a Bergamo news -. Non c’era molto da rubare, così si concentrò su una forma di Grana Padano. Prima di uscire, però, pensò bene di scolarsi un’intera bottiglia di whisky: lo trovai addormentato la mattina dopo, quando andai ad aprire la pizzeria. Venne arrestato dai carabinieri». E quando gli viene chiesto cosa farà da pensionato, Mansi risponde: «Mi riposerò e penserò alla mia famiglia, ai miei figli e ai miei nipotini – risponde sicuro -. E resterò a vivere a Bergamo, città che ormai sento mia».
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