Il Vescovado Costiera Amalfitana

È stata riaperta al transito veicolare, intorno alle 18 e 30, la Statale Amalfitana, al chilometro 24,00, nel comune di Conca dei Marini, chiusa dallo scorso lunedì per le condizioni di pericolo presentate dal costone roccioso sovrastante manifestatesi in seguito al vasto incendio del giorno precedente.

I lavori di bonifica, con l'eliminazione del primo pericolo propedeutico a una futura messa in sicurezza, sono stati portati regolarmente a termine dalla ditta Astrea di Ravello, affidataria dei lavori di somma urgenza finanziati dal Genio Civile per un importo totale di 55mila euro. Nei quattro giorni di lavoro, la squadra di rocciatori specializzati ha sganciato ben 27 metri cubi di massi e detriti da una superficie di 15mila metri quadrati considerata a forte rischio crolli. Sette le fratture individuate sul fronte, di cui due di grossa entità. Sono state necessarie demolizioni controllate in parete, con alcuni grossi massi che nel precipitare sulla sede stradale hanno danneggiato un parapetto e alcuni lampioni.

Stamattina, a conclusione dei lavori, è stata inoltrata all'Anas la relazione a firma del geologo Francesco Buonocunto, con la riapertura avvenuta in serata dopo lo sgombero totale del piano viabile da massi e detriti. Gli stessi pronti a venir giù in qualsiasi periodo dell'anno e a provocare danni seri, specie per gli automobilisti in transito.

Un'operazione svolta in tempi record, che ha visto la piena sinergia tra Comune di Conca dei Marini, Genio Civile, Anas e ditta affidataria dei lavori.

Limitati i danni per residenti e turisti, soprattutto per lavoratori del comparto turistico che hanno sfruttato le corse speciali istituite dalla compagnia di trasporto marittimo Tra.Vel. Mar., da Amalfi a Positano.

«Abbiamo limitato al massimo i tempi - spiega con soddisfazione il sindaco Gaetano Frate - non potevamo consentire il perdurare della chiusura anche nel fine settimana».

Subito ripristinate le corse del servizio del trasporto pubblico dei Sita Sud, come da calendario.