Tu sei qui: AnnunciAusino, non basta la depurazione "fantasma": in arrivo nuove (e incredibili) voci in bolletta
Inserito da (redazionelda), lunedì 22 maggio 2017 18:40:14
Aumenti alle bollette idriche in arrivo in Costa d'Amalfi. Già, perché oltre ai consumi effettivi e ai costi di depurazione (nonostante la maggior parte dei Comuni costieri non sia servita da veri e propri efficienti depuratori), una nuova voce è pronta ad apparire in bolletta: quella relativa alle sanzioni irrogate dalla Regione Campania all'Ausino, che gestisce i servizi idrici integrati. Le multe, dunque, saranno riconosciute quali costi di gestione con conseguente remunerazione dalla tariffa. Ad annunciarlo il presidente di Ausino spa Mariano Agrusta in una nota inviata ieri a sindaci e organi competenti.
Oltre al danno anche la beffa, verrebbe da dire, con i cittadini sempre più vessati a causa delle incapacità della politica, capace di perdere ben 89 milioni di euro di finanziamenti comunitari, assegnati per il periodo 2007-2013 per la realizzazione di moderni impianti di depurazione per tutta la fascia costiera della provincia di Salerno. Ma il vero paradosso è che in seguito ai sequestri degli impianti di trattamento delle acque reflue avvenuto lo scorso anno su ordinanza della Procura della Repubblica, i funzionari dell'ARPAC mantengono alta l'attenzione per le acque della Divina Costiera i cui impianti fatiscenti, concepiti per minori utenze e differenti parametri, non riescono ad assolvere al proprio dovere. Per questo motivo il 18 maggio scorso il sindaco di Praiano, Giovanni Di Martino, si è visto costretto ad emanare un'ordinanza di divieto di balneazione nel tratto di litorale da Capo Sottile a Cala della Gavitella, tra le spiagge più belle d'Italia.
Il provvedimento necessario in seguito agli ultimi risultati prodotti dalle analisi effettuate dall'Arpa Campania che ha rilevato una presenza eccessiva di Enterococchi intestinali e Escherichia coli in mare.
Quindi il presidente Agrusta chiede un intervento immediato della Regione Campania per l'inizio dei lavori di realizzazione dei nuovi impianti di depurazione in Costiera Amalfitana e nel frattempo sarà costretto a pagare le sanzioni imposte dalla Regione stessa per evitare il default, vessando i cittadini.
Di seguito lettera integrale del presidente Mariano Agrusta indirizzata agli organai preposti in cui spiega nel dettaglio la paradossale questione.
Convenzione di gestione del s.i.i. nel territorio "Area Costa D'Amalfi"- gestione impianti fognari e depurativi difformi.
Egregi commissario, presidente, prefetto, presidenti, assessore, sindaci e custode giudiziario, nel richiamare e ribadire il contenuto della precedente nota prot. 5386 delll.04.2017 a firma dello scrivente e sulla scorta dell'esito dell'incontro, richiesto dal Commissario dell'ex Autorità d'Ambito Se le, dott. Parente, tenutosi presso l'ufficio dell'assessorato all'Ambiente della Regione Campania, si prende atto che non esiste una soluzione alla problematica esaminata, malgrado la disponibilità al dialogo manifestata da parte di tutti i presenti, nelle rispettive qualità, intervenuti all'incontro, coi i quali si è condiviso che:
a) Con le mere attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, che non prevedano ingenti investimenti per la radicale ristrutturazione o nuova costruzione degli impianti, palesemente carenti o addirittura assenti all'atto della consegna in gestione, non è possibile che i reflui immessi in corpo idrico superficiale possano rispettare i limiti tabellari previsti dal D.L.vo 152/06, ben più restrittivi di quelli previsti dalle previgenti normative vigenti all'epoca della costruzione dei medesimi, ove presenti;
b) Le predette attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, unita mente alla periodica verifica, manutenzione e riparazione delle condotte sottomarine, con la diffusione dei reflui lontano dalla linea di costa ed in profondità, limitatamente agli impianti siti in costiera amalfitana, garantiscono un elevato grado di abbattimento delle cariche batteriche, come sistematicamente accertato e pubblicato dall' ARPAC relativamente alle acque di balneazione, circostanza questa che costituisce un elemento fondamentale di tutela della salute pubblica;
c) Il custode giudiziario ha avuto modo di ben accertare la reale situazione e, ancorché stia chiedendo ed ottenendo il miglioramento delle fasi di trattamento esistenti, è conscio che non sia possibile, con l'esecuzione di tali interventi, di ottenere il rispetto dei limiti tabellari vigenti per l'immissione delle acque reflue in corpo idrico superficiale;
d) l funzionari dell'ARPAC sono obbligati, in quanto compulsati dalle forze dell'ordine delegate per le indagini condotte dalla Procura della Repubblica, ad effettuare periodicamente la verifica dell'esistenza delle autorizzazioni allo scarico dei predetti impianti, ovviamente impossibili da ottenere, e il rispetto della conformità delle immissioni in relazione ai parametri previsti dal D.L.vo 152/06; e) Da tali accertamenti, considerato che non possono essere invocate le condizioni previste nella delibera di giunta regionale n.259 del 29.05.2012, che riguardano solo le fasi di avvio, di arresto e di guasto degli impianti di depurazione, scaturiscono le inevitabili procedure sanzionatorie amministrative, che la Regione Campania irroga, in solido, a carico del soggetto gestore e del suo legale rappresentante pro-tempore;
f) In caso di contenzioso o di mancato pagamento la Regione Campania conferisce mandato per il recupero del credito ad Equitalia S.p.a., con i conseguenti rischi patrimoniali per i legali rappresentanti pro-tempore nonché di paralisi delle attività di gestione del s.i.i. dell' Ausino S.p.a.;
g) L'insieme di tali condizioni non consente quindi alcuna deroga, a meno di interrompere il servizio di erogazione idrica, per evitare che si possano produrre acque reflue;
h) Le difformità riscontrate sono destinate a permanere sine die, a meno del caso del comune di Amalfi, ove i lavori ormai in corso, consentono di prevedere che entro la fine del prossimo anno possa terminare la fase emergenziale, pur non sapendo se nel frattempo verranno irrogate altre sanzioni; i) Per i depuratori di Atrani, Ravello, Praiano, Cetara e Montecorvino Rovella non è dato di sapere per quanto tempo dovrà permanere l'attuale stato di non conformità, poiché la Regione Campania ha designato la Provincia di Salerno soggetto attuatore delle opere. Pertanto non si può escludere che la realizzazione e l'entrata a regime dei nuovi impianti, che dovranno poi essere collaudati e consegnati all' Ausino S.p.a. per la futura gestione, possa permanere ancora per molti anni. Tutto quanto innanzi acclarato, obbliga il sottoscritto a chiedere il coinvolgimento del Presidente della Giunta Regionale della Campania e del Presidente della Provincia di Salerno ad adottare ogni atto utile per far cessare tale stato di cose, accelerando le procedure per la realizzazione dei lavori. Tanto, non escludendo la revoca in capo alla Provincia della funzione di soggetto attuatore, che fino ad oggi è stata in grado di perdere 89 milioni di euro di finanziamenti comunitari, assegnati per il periodo 2007-2013 e che ad oggi non ha ancora dato alla luce neanche un affidamento dei lavori già programmati, pur in presenza di progetti e di eventuali proposte alternative di più rapida realizzazione, come formulate dalla struttura tecnica dell'Ausino S.p.a.
Pertanto, non intravedendosi alcuna soluzione alla complessa e ridondante problematica innanzi esposta, l' Ausino S.p.a., non avendo altre soluzioni, dovrà introdurre in tariffa le sanzioni irrogate dalla Regione Campania, come peraltro già previsto dalla convenzione sottoscritta con l'Autorità, la quale all'art. 5.2 recita testualmente: "le eventuali sanzioni dovute ad irregolarità strutturali degli impianti, già presenti all'atto della presa in consegna, vanno riconosciute quali costi di gestione con conseguente remunerazione dalla tariffa."
La presente verrà trasmessa agli organi di informazione, affinché l'opinione pubblica possa rendersi conto deWassurda situazione in cui versa la gestione del s.i.i. nel territorio di competenza dell'Ausino S.p.a. e che i costi del servizio addebitati all'utenza risentiranno delle sanzioni dovute alla Regione Campania.
Cordiali saluti.
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