Tu sei qui: Flusso di CoscienzaSan Pietro 2023, riflessioni a voce bassa
Inserito da (Admin), domenica 2 luglio 2023 19:15:41
di Mafalda Bruno
Se c'è una cosa a Cetara su cui non vi sono dubbi, è l'amore per il proprio Patrono San Pietro, l'attaccamento alla festa non solo il 29 giugno, nei giorni precedenti e in quelli successivi, ma durante tutto il corso dell'anno.
A Cetara non trova nessuno spazio, neanche minuscolo, il famoso detto "passata la festa, gabbato lo Santo": qui San Pietro non si tocca, non si discute, si ama soltanto e ci si adopera tutti perché la sua Festa sia sempre sontuosa e sentita non solo dagli stessi paesani, ma anche dai numerosi visitatori che affollano la nostra cittadina in quel giorno.
Non possiamo tuttavia non richiamare l'attenzione su alcuni aspetti che si sono registrati in questa edizione 2023, ascoltando commenti e reazioni di cetaresi.
La prima constatazione è che Cetara ha difficoltà ad affrontare una simile mole di persone in un solo giorno. Pur con la accortezza di predisporre, come è stato, la presenza rassicurante delle Forze dell'Ordine, della Protezione Civile ed altri, con un maggior afflusso la situazione potrebbe sfuggire di mano, e in quel marasma sarebbe effettivamente impossibile gestire una folla del genere. Le persone a terra per la calca, strattoni tra portatori e parole fuori luogo, polemiche persino all'interno della Chiesa, non hanno certo fatto onore alla festa del nostro Santo, e di questo siamo profondamente addolorati.
Ci sembra opportuna quindi, la proposta che abbiamo ascoltato e che qui riportiamo, ipotesi tra l'altro pare già considerata: quella cioè di dividere, per il 2024, la festa in due giornate distinte: il 29 dedicato a San Pietro e il 30 ai fuochi d'artificio. Atteso che la maggior parte delle persone arriva in paese per vedere i fuochi, la folla si spalmerebbe almeno su due giorni e quindi gestirla sarebbe più semplice. Anche perché il 29 giugno 2024 cade di sabato, quindi al numero di visitatori, già corposo di sé, si aggiungerebbe anche lo stuolo dei turisti da spiaggia. Roba da far tremare i polsi solo al pensarci.
Altra nota dolente è stata l'assenza dei bagni chimici che hanno costretto i ristoratori ad un surplus di vigilanza, oltre al già immane lavoro di dover smaltire le lunghissime code davanti ai locali.
Per quanto riguarda il lato sacro abbiamo registrato un fatto curioso, si sono cioè realizzate non una, ma due processioni diverse, una prima e una dopo il Santo. Ciò ha creato sguardi confusi e smarriti nelle persone che seguivano con devozione San Pietro.
Per evitare nuove complicazioni future, non ci resta che sperare in una revisione più accurata di questa festa. Con la crescita esponenziale degli "ospiti" è auspicabile un piano di sicurezza capillare, al fine vivere una Festa che sia Festa in tutti i sensi.
Non è da escludere un accesso contingentato a numero chiuso, magari tramite l'utilizzo di un ticket o di sorta di tassa di soggiorno: ma questo lo valuterà chi ha competenza in materia.
Se abbiamo evidenziato alcune lacune, come ci è stato richiesto a più voci, non è per additare nessuna organizzazione o coloro che tanto si adoperano per San Pietro, ai quali va sempre il nostro plauso e ringraziamento. Il numero di visitatori che ogni anno aumenta a dismisura, richiede di porre in atto nuove misure di prudenza da pianificare per tempo.
In ogni caso la Festa è stata come sempre molto sentita dai Cetaresi che l'hanno vissuta con l'emozione ed affetto per il Santo.
Possa San Pietro, Principe degli Apostoli, vegliare sempre su tutti noi!
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